Premessa

Inauguriamo questa settimana nel nostro Blog una rubrica fissa che si occuperà di mettere in luce personaggi che, in un modo o nell’altro, riteniamo importanti per la diffusione di un tema che ci sta molto a cuore, quello della RICERCA E SVILUPPO e dell’INNOVAZIONE CONTINUA.

Non saranno personaggi necessariamente legati al mondo della formazione, ma persone che con il loro esempio ci spingono a cercare ogni giorno soluzioni e-learning sempre nuove.

Protagonisti dell’innovazione

Carletto Calcia: “Sono un uomo del passato che guarda al futuro”

Una breve biografia

Carletto Calcia, di origini piemontesi, studi classici e laurea nel 1950 in Ingegneria elettrotecnica al Politecnico di Torino, ha iniziato una lunga vita di lavoro al Tecnomasio Italiano Brown Boveri, una delle più prestigiose realtà dell’industria elettromeccanica italiana del Novecento. Dopo aver ricoperto vari incarichi in Italia e all’estero, in seguito alla nascita dell’Asea Brown Boveri (ABB) è arrivato alla carica di amministratore delegato e direttore generale della ABB Adda di Lodi. Le sue attività lo hanno portato in Europa, Americhe, Asia e Oceania. È’ stato membro dei Consigli di Amministrazione di varie società del gruppo ABB in Italia e collabora con varie istituzioni italiane (per esempio l’ANIE, federazione delle imprese elettriche ed elettroniche di Confindustria) e con alcune riviste di management americane.

E’ l’autore dell’interessante volume “Il mio Tecnomasio”, in cui narra la vita di lavoro di un ingegnere al Tecnomasio Italiano Brown Boveri.  Questo lavoro è qualcosa in più di una semplice memoria storica, di un trattato di management, o di un’autobiografia. E’ una storia corale, arricchita dalle voci e dalle testimonianze di moltissimi colleghi e amici dell’autore, che con lui hanno condiviso impegni, sfide, cambiamenti, successi e delusioni.

“Ho conosciuto l’ingegner Calcia molti anni fa – scrive nella prefazione al volume Matteo Marini, presidente di ABB Italia – e fin da subito avevo notato l’apparente contraddizione tra il suo rappresentare la memoria storica del Tecnomasio e la sua continua ricerca del nuovo, di innovazione in senso lato, specie se legata a business model, mercati o tecniche di management, sempre caratterizzata da un inguaribile ottimismo e da un’incrollabile fiducia nel futuro e nella capacità dell’uomo di poterlo gestire, addomesticandolo alle proprie esigenze”.

 

Un “illuminista del terzo millennio”

Così si autodefinisce l’ingegnere, oggi 93 anni portati splendidamente, fra i protagonisti del boom economico italiano cui contribuì in modo determinante potenziando le infrastrutture elettriche del Paese,  è sempre stato un fautore dei valori di responsabilità, rispetto, determinazione, innovazione tecnologica, capacità di integrazione e visione multiculturale.

Oggi è un cultore e un esperto della materia dell’Intelligenza Artificiale, fautore di un rapporto equilibrato fra uomo e macchina, un rapporto che può e deve rimanere sano a patto che le aziende, le persone e le istituzioni si impegnino uno sforzo congiunto per gestire in modo intelligente il cambiamento.

“I robot non prevarranno sulle persone.  Difficilissimo si possano replicare capacità che sono insite nel cervello e nella dimensione umana come l’intelligenza emotiva, l’empatia, la passione, la coscienza. Avremo macchine sempre più sofisticate ma in grado di agire solo stando a quello per cui verranno programmate, ai contenuti che noi inseriremo. Einstein per primo aveva già capito tutto: la differenza fra loro e noi è che sanno dare risposte ma non fare domande”.

L’ingegner Calcia ha appena organizzato una Conferenza sull’Intelligenza Artificiale (Belgirate, 25 maggio 2019), puntando su una positiva interazione fra attività umane e attività delle macchine.

“Mettersi in gioco non smettendo mai di imparare cose nuove”

Un’affermazione che l’ingegnere incarna perfettamente, e che l’azienda e-learning di Roma Piazza Copernico condivide e si sforza di mettere in pratica nell’impegno di ogni giorno.