La scuola italiana e’ pronta a prendere finalmente atto dell’esistenza della formazione e-learning?

Meglio tardi che mai

Negli ultimi tempi il mondo della scuola italiana, che ancora oggi non ha finito di  inserire nelle classi le LIM, strumenti ormai totalmente obsoleti in un mondo in cui tutto è mobile, ha cominciato ad avvicinarsi perlomeno al concetto del fatto che esistano metodi di formazione diversi da quelli tradizionali.

Molto timidamente, cominciano a comparire articoli, lettere, contributi che ammettono perlomeno l’esistenza di possibilità di formazione al di fuori della tradizionale lezione frontale professore-studente.

Solo per fornire alcuni esempi, nel portale Orizzonte Scuola fanno capolino articoli magari non del tutto precisi su un argomento che ancora è estraneo alla cultura dominante, ma che fanno capire quanto l’esigenza di far crescere anche nella scuola l’utilizzo delle tecnologie sia sentita.

Orizzonte Scuola: E-learning: un mercato in costante crescita.

Orizzonte Scuola: Una didattica per immagini cattura gli studenti. Lettera.

Orizzonte Scuola: Blended learning. Un’infografica sulle diverse tipologie e sugli strumenti utili

Per quanto non ci sia ancora reale consapevolezza delle possibilità offerte dall’e-learning, e per quanto con questo termine si identifichino più facilmente lezioni in aula virtuale che veri e propri corsi online, comincia a diffondersi l’idea che la possibilità di un altro tipo di didattica possa essere utilizzata anche all’interno del mondo scolastico.

Gli studenti sono decisamente più innovativi rispetto all’ambiente che li circonda, ma forse possono insinuare nella scuola almeno il dubbio che esistano anche altri modi per favorire l’apprendimento oltre alla lezione frontale in aula.