Respira, rilassati, vivi, pensa alla salute.

Queste potrebbero essere le parole chiave delle nuove policies di welfare aziendale che puntano al benessere complessivo dell’individuo. Non solo assistenza sanitaria o asili nido, ma un nuovo modo di considerare il dipendente e tutti i suoi bisogni, partendo proprio da quelli più intrinsecamente legati alla sfera del benessere.

Tutto ciò rientra nell’ambito del people caring, tendenza che coniuga azioni e iniziative mirate ad accrescere la qualità della vita del dipendente come elemento strategico per il successo di un’impresa.

La formula “lavori meglio se vivi meglio” diventa vincente.

Anche i dati lo dimostrano: secondo il quinto Rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale (2022) attuare o potenziare un Piano di welfare è una priorità per oltre il 60% delle imprese intervistate.

I Piani di welfare aziendale, introdotti in Italia nel 2017, superano le tradizionali tutele per il lavoratore come ferie, congedi, contributi, ecc. e offrono una molteplicità di servizi complementari.
Possono comprendere servizi e strumenti per l’assistenza sanitaria (come ad esempio rimborsi o convenzioni per visite mediche), servizi per la famiglia (aiuti per accedere ai servizi per l’infanzia, per l’istruzione dei figli o per famigliari fragili), opportunità di integrazione pensionistica, oppure voucher o buoni che possono supportare il costo di pasti, carburante, attività sportive e culturali.

Ma si può andare oltre. Il wellbeing aziendale, soprattutto quello che punta al benessere generale dell’individuo, sta diventando sempre più una componente strategica per l’impresa che vuole in questo modo “premiare” il suo dipendente, coccolarlo, farlo stare bene e aumentare la produttività rendendolo il più possibile sereno.

Sollevare la persona da incombenze e preoccupazioni contribuisce ad aumentare la sua produttività e la sua concentrazione sul lavoro.

L’obiettivo principale è quello di accompagnare i lavoratori attraverso tutti gli ambiti della loro vita, mandando un messaggio di presenza e attenzione da parte dell’azienda non solo alla produttività, ma al benessere complessivo dell’individuo. Ecco allora che le aziende offrono sempre più diffusamente prodotti e servizi volti al benessere fisico, mentale e sociale dei lavoratori e delle loro famiglie, dal corso per nutrirsi meglio a quello per riposare e rigenerarsi al 100%.

Il risultato è win-win:

  • a livello personale, cresce la serenità con cui il dipendente fronteggia gli impegni privati
  • l’azienda beneficia di agevolazioni fiscali per l’attuazione di policy di welfare e migliora il clima aziendale con ricadute positive su produttività e presenze.
L’offerta formativa PIAZZA COPERNICO dedicata al benessere

Molte sono le proposte in tema di corsi – anche finanziati – dedicati a integrare all’interno della sfera del wellbeing aziendale tutto ciò che può favorire a 360° il benessere dell’individuo: come nutrirsi meglio, riposare in modo più profondo, gestire lo stress o sviluppare energie vitali sono solo alcune delle proposte di corsi sincroni a disposizione delle aziende per mettere al centro il benessere del dipendente e aiutarlo a lavorare meglio.

I corsi sono comodamente fruibili in Aula Virtuale. Si tratta di incontri di mezza giornata, con un numero massimo di partecipanti consigliato di 20/25 persone, già erogati in molte aziende, che vengono messi a disposizione per essere erogati all’interno di organizzazioni che hanno scelto di mettere la persona al centro dei propri programmi formativi.

Piazza Copernico può anche essere d’aiuto nel reperimento e nella richiesta dei finanziamenti necessari a rendere ogni impresa all’avanguardia su questa tematica.

Piazza Copernico è vicina ai suoi clienti perché crede nel miglioramento del mondo del lavoro e volentieri supporta idee e progetti per la crescita e il benessere delle persone, rendendoli sostenibili attraverso l’utilizzo delle risorse dei fondi interprofessionali e dei contributi pubblici.