
IL FATTORE UMANO
Il coraggio della scoperta nell’era della digitalizzazione
Quando le sfide al cambiamento esercitano una pressione elevata nei confronti delle persone e delle organizzazioni è necessario attivare nuovi processi mentali tesi a favorire da una parte l’accettazione del cambiamento e dall’altra sviluppare nuove competenze.
La formazione ha un ruolo di primo piano nel saper promuovere, attraverso percorsi formativi adeguati al contesto, una attenta riflessione sulle variabili gestionali e nello stesso tempo indagare come queste possano favorire una appropriata gestione del cambiamento nella pratica lavorativa.La formazione deve, all’interno di un processo organizzativo in forte cambiamento che affronta obiettivi di miglioramento continuo, tenere presente aspetti legati alla cultura organizzativa, ai processi e alle persone che con il loro patrimonio eterogeneo di competenze sono gli attori principali dei processi organizzativi. I fattori in sostanza sono molteplici ma se il fattore umano è la nostra sfida allora è necessario considerare fortemente la leva del coinvolgimento esercitando lo sviluppo della consapevolezza e del confronto con se stessi.
È sempre più determinante proporre interventi che stimolino una nuova interpretazione del proprio ruolo, che permettano la scoperta di nuove soluzioni, potenzialità e opportunità. “Sfruttare gli stimoli del contesto per analizzare nuovi approcci ed individuare soluzioni innovative”. La nostra visione che vede la “formazione in grado di incrementare l’impatto del fattore umano per infondere alle persone e alle organizzazioni il coraggio di affrontare nuove sfide in un contesto così dinamico” si esprime attraverso un percorso che conduce l’individuo attraverso differenti fasi: consapevolezza e confronto – sperimentazione e applicazione – riflessione/ analisi dei risultati.