La nostra Digital Learning Specialist Serena di Sanno intervistata dall’Associazione Italiana Formatori all’interno dell’Annual 2018-2019

Gamification e Formazione

Che vantaggi può offrire la Gamification a livello esperienziale?

Il gioco e l’active inclusion del partecipante non sono una novità nella formazione, perché il processo stesso di apprendimento ha sempre richiesto all’individuo un impegno ragionato.

Partendo da questo concetto globale di formazione, si intuisce che la gamification non può esaurirsi con la semplice decisione di regole del gioco (scoring, badge…).

Per affrontare il tema della gamification e i suoi risvolti più interessanti merita chiedersi:
Perché viene scelta la gamification e cosa si aspettano le organizzazioni da un modello didattico basato sull’esperienza?

La motivazione segreta (ma non troppo) di questa scelta risiede nella necessità di “spezzare” la routine dalla formazione classica o active erogata finora, per promuovere un rinnovato interesse verso i processi di apprendimento e per un cambio di approccio alla formazione. Pertanto, questo “far saltare il tavolo” riporta tutti i partecipanti alla linea di partenza sulla formazione. Concentriamoci su questa linea di partenza: troveremo i nativi digitali e gli adulti digitali.

È proprio nel cambiamento del lavoro e delle caratteristiche dei lavoratori che nasce la seconda motivazione della scelta della gamification. Per agevolare i suddetti cambiamenti, la maggiore competenza che si possa acquisire è quella di impiegare la tecnologia in modo consapevole e finalizzato. Essere digitali non solamente come strumento di produttività, ma anche per individuare le informazioni pertinenti e condividerle con i propri colleghi: la tecnologia genera condivisione.

Ogni giorno ognuno di noi è in grado di fare qualcosa che non ha mai fatto se conosce un canale attendibile da cui attingere il Know-how giusto, nei tempi di cui necessita per l’apprendimento.

Alla luce di quanto detto, le competenze digitali che oggi influenzano il mercato del lavoro sono classificabili in:

– Cercare e selezionare canali di informazioni e dati.
– Analizzare e gestire i dati digitali.
– Utilizzare la tecnologia per la condivisione e la collaborazione.
– Applicare la propria creatività nell’utilizzo della tecnologia.

Sono proprio le evolute competenze digitali dei destinatari che permettono di pensare a esperienze e nuovi ambienti di formazione come la gamification, in cui poter realizzare un mix di apprendimento informale (informal learning), sociale (social learning) e formale (formal learning).

Realizzare un apprendimento così complesso necessita di un effettivo engagement del partecipante e diventa essenziale lo slancio progettuale che realizzi un gaming equilibrato e funzionale al learning. Per realizzare questa combinazione perfetta è necessario considerare le caratteristiche dell’apprendimento, tra cui:

– Percezione dell’utilità dell’apprendimento.
– Necessità di ancoraggio alla vita reale.
– Inclusione e riferimento alle proprie esperienze.
– Svolgere un ruolo attivo e personale nell’apprendimento.

Date queste premesse la formazione esperienziale, l’engagement e il gaming sono gli elementi chiave per la costruzione di un paradigma progettuale che massimizzi le opportunità di apprendimento.

In definitiva, i lavoratori sono potenzialmente pronti per questo apprendimento complesso e, quindi, la mano passa alla progettazione che deve cercare, rispettare e attuare l’equilibrio del paradigma trovato.

Gamification

Serious Game