In relazione ai recenti casi di contagio da COVID-19, nelle zone interessate una delle prime misure precauzionali è stata la chiusura delle scuole.

Non solo. Moltissime aziende, a scopo precauzionale, hanno deciso di adottare severe misure di prevenzione per il proprio personale.

Oltre ad abolire ove possibile le trasferte internazionali e nazionali, le aziende hanno limitato gli accessi agli uffici e hanno disposto lo smart working fino a data da destinarsi almeno per tutti i dipendenti che lavorano o hanno residenza nelle zone a maggiore rischio.

In Italia è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del 23 febbraio 2020 proprio per facilitare l’avvio di tali pratiche subito, senza vincoli di accordi aziendali in genere previsti in questi casi.

Sempre a scopo preventivo, quasi tutti hanno sospeso i corsi di formazione e gli eventi aziendali, nonché la partecipazione a convegni o ad altri eventi esterni.

Dunque il problema di garantire la continuità dell’istruzione scolastica e della formazione professionale non è un tema secondario nell’approntare le misure di contenimento.

ISTRUZIONE SCOLASTICA

Lo Cina ha dato dimostrazione di lungimiranza nell’affrontare subito il problema attraverso la celere organizzazione di una massiccia erogazione di corsi e-learning. La scorsa settimana milioni di studenti delle scuole dell’obbligo hanno ripreso gli studi online, nonostante le scuole ancora chiuse, utilizzando una piattaforma statale; si può solo immaginare l’entità dello sforzo del Ministero dell’Istruzione Cinese nel fronteggiare dal punto di vista organizzativo e tecnologico questa ondata di accessi simultanei.

Ma anche noi, nel nostro piccolo, dobbiamo porci il problema. Per affrontare l’emergenza attuale e per preparare in anticipo tutte le emergenze future.

A quanto pare la questione si è fortunatamente già posta, almeno a livello teorico, anche in Italia:

FORMAZIONE PROFESSIONALE

Se tutta la formazione frontale viene interrotta per ragioni di sicurezza, l’unica risorsa per garantire nel frattempo la continuità dei percorsi di formazione è proprio la formazione e-learning.

Questa indesiderata pandemia potrebbe essere la prima sperimentazione per una diffusione su più larga scala della modalità di educazione tramite e-learning.

Sicuramente per le realtà che non hanno l’abitudine all’uso di questa soluzione avranno bisogno di tempo per l’adozione di nuove tecnologie, ma questa particolare contingenza – che obbliga a munirsi di soluzioni veloci – potrebbe essere l’occasione per cominciare a sperimentare questo potente strumento didattico, per poi introdurlo in maniera graduale ma sistematica all’interno dei propri piani formativi.

E non solo per affrontare i tempi e le scadenze della formazione obbligatoria, che non ammette soppressioni o dilazioni, ma anche per la formazione manageriale, la formazione sanitaria, la formazione tecnica, alle quali la modalità online offre oggi strumenti didattici vari ed estremamente efficaci.