Il presente e il futuro della formazione vanno verso l’apprendimento digitale experience driven.

Sull’argomento abbiamo trovato spunti molto interessanti nella ricerca di Accenture “It’s learning. Just not as we know it”.

 

La ricerca vuole esaminare l’impatto che l’introduzione dell’intelligenza artificiale e dell’automazione all’interno delle imprese ha e avrà sulle mansioni lavorative e sulle competenze richieste.

Brevemente, possiamo individuare tre spunti  che riteniamo fondamentali:

Occorre sviluppare nuove abilità e riconvertire le persone verso nuovi tipi di lavoro, intervenendo sulle competenze tecniche e trasversali

Bisogna ripensare il sistema organizzativo adattandolo a nuovi modelli di business dettati dall’AI

Di conseguenza deve essere rivisto anche il sistema delle competenze, che deve spostarsi dai ruoli ai compiti.

Viste queste premesse, anche la formazione deve cambiare di conseguenza, diventando sempre più esperienziale: non più erogazione di una lezione frontale o digitale, ma apprendimento attraverso la pratica, l’immersione in situazioni reali, la sperimentazione e il confronto con gli altri.

Il formatore non deve più essere un semplice docente che impartisce una lezione, ma deve essere il primo a saper utilizzare e applicare tutte le nuove tecnologie.

A quali tipologie di formazione ci si riferisce in particolare quando si parla di Experiential Learning?

MOBILE LEARNING                        Learn Anytime, Anywhere

MICROLEARNING                            Learning Pills

ADAPTIVE LEARNING                    Learn what you really need

COLLABORATIVE LEARNING      Learn through others experience

GAMING                                               Play and Learn

CONTEXTUAL LEARNING              Learn in your ambience

IMMERSIVE LEARNING                  Virtual reality experience

ON DEMAND LEARNING                Learn in real time