PREMESSA

Con “Legge Stanca” si intende una legge dell’ordinamento italiano che risale addirittura al 2004 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) incentrata sulle «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici».

In particolare, la Legge e i suoi allegati tecnici si concentrano principalmente sull’accessibilità dei servizi informatici della Pubblica Amministrazione, con l’obiettivo di abbattere le barriere che limitano o impediscono l’accesso a strumenti e contenuti digitali da parte dei disabili.

Il decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, contenente misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale, convertito in Legge, con modificazioni l’ 11 settembre 2020, n. 120 ha esteso  le norme stabilite per la Pubblica Amministrazione a specifici soggetti privati introducendo l’art.3 1-bis che disciplina: “ La  presente  legge  si  applica  altresì  ai   soggetti giuridici offrono servizi al pubblico attraverso siti web o applicazioni mobili, con un  fatturato  medio, negli   ultimi   tre   anni,   superiore  a cinquecento milioni di euro”.

I soggetti destinatari della norma sono chiamati a adeguarsi alle disposizioni previste dalla Legge 4/2004 entro il 28 giugno 2022.

COSA RENDE UN PRODOTTO DIGITALE “ACCESSIBILE

Non c’è nulla da inventare, basta leggere i principi enunciati dalla Legge, magari solo semplificando leggermente il linguaggio burocratico.

Principi generali per l’accessibilità (da Art. 3-bis)

Sono accessibili i servizi realizzati tramite sistemi informatici che presentano i seguenti requisiti:

  • accessibilità al contenuto del servizio da parte dell’utente
  • fruibilità delle informazioni offerte, caratterizzata da:
    1. facilità e semplicità d’uso, assicurando che le azioni da compiere per ottenere servizi e informazioni siano sempre uniformi tra loro,
    2. efficienza nell’uso, assicurando la separazione tra contenuto, presentazione e modalità di funzionamento delle interfacce, nonché la possibilità di rendere disponibile l’informazione attraverso differenti canali sensoriali,
    3. efficacia nell’uso e rispondenza alle esigenze dell’utente, assicurando che le azioni da compiere per ottenere in modo corretto servizi e informazioni siano indipendenti dal dispositivo utilizzato per l’accesso,
    4. soddisfazione nell’uso, assicurando l’accesso al servizio e all’informazione senza ingiustificati disagi o vincoli per l’utente.
PERCHE’ CI SENTIAMO COINVOLTI

Date le nostre dimensioni la legge non ci imporrebbe al momento alcun cambiamento.

Tuttavia al nostro interno il tema dell’accessibilità è da tempo sotto studio, perché offrendo applicazioni digitali per la formazione non possiamo non occuparci di questo importante aspetto inclusivo.

Quando progettiamo i nostri corsi la nostra prima preoccupazione è quella di procurare un’esperienza piacevole e utile per la persona che li seguirà.

La facile accessibilità per tutti è quindi già in fase di progettazione del corso la base sine qua non di ogni nostro progetto formativo digitale.

Qualsiasi nuovo prodotto esca dalla nostra filiera produttiva, vuole essere necessariamente:

  • percepibile,
  • utilizzabile,
  • comprensibile.
COSA FACCIAMO PER SVILUPPARE CORSI INCLUSIVI E ACCESSIBILI PER TUTTI

In tutte le nuove release dei corsi, stiamo introducendo di default due requisiti che facilitano l’accessibilità per tutti:

  • SOTTOTITOLATURA DEI VIDEO (anche multilingua)
  • REGOLAZIONE DELLE DIMENSIONI DEI CARATTERI DELLA SOTTOTITOLATURA

Inoltre, su richiesta, prevediamo la possibilità di inserire nei corsi e-learning la TRADUZIONE LIS, lingua italiana dei segni.

Tre funzioni che permettono ai soggetti non udenti, sordomuti o comunque con severi deficit uditivi, e ipovedenti di fruire dei corsi in maniera completa e soddisfacente.

E non ci fermeremo qui, il dibattito interno su come rendere sempre più accessibili le nostre applicazioni digitali per la formazione è in continuo sviluppo.

Dal nostro corso:

IL POTERE DELLA LEADERSHIP GENTILE

Corso inclusivo con la possibilità di attivare sia i sottotitoli (multilingua) sia l’interprete LIS a video.