L’Università degli Studi di Verona ha ospitato dal 31 agosto al 3 settembre 2022 il 32° Congresso Internazionale ASELE (Associazione per l’Insegnamento dello Spagnolo come Lingua Straniera).
In questa occasione, specialisti di tutto il mondo nell’insegnamento dello Spagnolo si sono incontrati per discutere e dibattere su comunicazione, traduzione pedagogica e digital humanities nell’insegnamento dello spagnolo.

Il giorno 2 settembre – ore 9.00-9.30 – Aula T.7, è stato esposto un contributo dal titolo:

” Identidad corporal en ELE: autobiografías y palabras características en estudiantes universitarios  italófonos de nivel A2, B2 y C1”

Paper congiunto presentato da Irene Buttazzi (Universidad de Nebrija Università di Bologna), Daniela Pellegrini (Piazza Copernico), Mario Santoro (IAC-CNR Roma).

Il contributo è stato esposto da Irene Buttazzi, dottorata dell’Universidad de Nebrija, che ha esposto l’obiettivo principale dello studio, individuare le parole caratteristiche legate all’identità corporea, confrontando 3 gruppi di studenti universitari di lingua italiana di livello A2 , B2 e C1.

Per raggiungere tale obiettivo è stato analizzato un corpus di autobiografie elaborato per rispondere a una domanda in cui è stato chiesto di descrivere il proprio aspetto: capelli, occhi, naso, bocca e forma del viso.

Il contributo di Piazza Copernico

Come di consueto in tutti i casi in cui ci viene chiesto di dare un contributo alla ricerca pubblica, è stata fornita la disponibilità di utilizzo gratuito del software Semanticase per l’analisi semantica dei dati aperti.

Nell’ambito di un questionario in doppia lingua sono state analizzate 14 domande di auto-presentazione sulla comparazione delle presentazioni personali in lingua madre e lingua spagnola.

È stato utilizzato interamente il modello di analisi di Semanticase, per esplorare le diverse caratteristiche del linguaggio utilizzato.

L’analisi dei dati effettuata attraverso lo strumento SemantiCase ha permesso di determinare le parole relative all’identità distintiva ed esclusiva i ciascun gruppo (A2, B2 e C1), in questo modo è stato possibile identificare i contenuti specifici e, quindi, i significati identitari associati a ciascun livello.

I risultati hanno indicano che gli studenti di livello A2 si sono descritti con parole semplici e comuni, i partecipanti di livello intermedio (B2), invece, usavano principalmente n-grammi per descrivere se stessi, cioè costrutti e insiemi di parole. Infine, gli studenti di livello C1 hanno descritto il proprio viso in modo più particolare, poiché le parole distintive che hanno utilizzato si riferivano a caratteristiche più specifiche del viso.