Augusta Ada Byron nasce a Londra nel dicembre del 1815 dal matrimonio tra Lord Byron (sì, proprio lui) e Anne Isabelle Milbanke (una brillante matematica, seppur dilettante).  

Lord Byron pensa bene di abbandonare madre e figlia dopo appena un mese dalla nascita della piccola Ada, e nel giro di poco lascia definitivamente l’Inghilterra per poi morire in Grecia senza che Ada lo abbia mai conosciuto. 

Le premesse per una vita tragica ci sono tutte. E infatti la povera Ada cresce piuttosto malaticcia: fin da bambina soffre di terribili emicranie e appena adolescente viene colpita da un terribile forma di morbillo che la costringe a letto per più di un anno. 

Nonostante la salute precaria però Ada si rivela una giovinetta intelligentissima e studiosa, capace di applicarsi con successo tanto nello studio della matematica e della logica (come fortissimamente vuole sua madre), quanto in quello delle lettere e della poesia.  

A quattordici anni, spinta dal desiderio di volare, scrive un trattato sul volo, Flylogy, che indaga il mondo degli uccelli e la loro meccanica per carpire il segreto del loro volo.  

L’INCONTRO CON BABBAGE 

A diciassette anni la svolta radicale nella sua vita: incontra Charles Babbage dalle cui teorie resta affascinata.  

Babbage è l’inventore del motore differenziale: una macchina mai costruita che effettua calcoli di funzioni polinomiali in modo del tutto meccanico. 

Babbage ha inoltre ideato il motore analitico che è a tutti gli effetti un computer, seppur meccanico, in grado di risolvere vari problemi, basato sull’impiego di schede perforate come quelle utilizzate nei telai di Joseph Marie Jacquard per creare diversi motivi e disegni nella stoffa. 

Entrambe le macchine non furono mai realizzate concretamente a causa dei limiti della tecnologia del tempo e per via della mancanza di fondi adeguati ad un tale sforzo. 

Ada comincia a collaborare stabilmente con Babbage che è affascinato dall’intelligenza matematica della giovane donna, tanto da affidarle nel 1842 la traduzione dal francese di un articolo scritto dall’ingegnere italiano Luigi Menabrea sul motore analitico.  

Ada non solo traduce l’articolo ma lo amplia e correda di numerose note esplicative, tanto da triplicarne la lunghezza.  

Questo corpus di note è di fatto tutto ciò che resta del lavoro della contessa di Lovelace: ma non è comunque poco.  

In queste note volte a spiegare al meglio funzionamento e scopo della macchina di Babbage, Ada descrive un metodo per calcolare del tutto meccanicamente i numeri di Bernoulli con l’ausilio del motore analitico di Babbage. Il metodo è di fatto un algoritmo implementabile con le istruzioni corrette sulla macchina.  

Per questo risultato Ada viene considerata la prima persona ad aver programmato un computer 

noltre Ada intuisce come le potenzialità della macchina di Babbage vadano ben oltre al calcolo di problemi matematici, ma si estendano alla manipolazione formale e algoritmica di tutti i simboli: si tratta di una macchina general purpose che non si limita al calcolo numerico ma permette di computare.  

 

UN’INTUIZIONE GENIALE 

Questi brillanti risultati superano di gran lunga la comprensione che lo stesso Babbage aveva della sua invenzione e anticipano di quasi un secolo le scoperte sulla computabilità del ‘900. 

Mentre è impegnata nell’ attività scientifica Ada continua a soffrire di salute cagionevole e, spirito ribelle, si dà al gioco d’azzardo e al libertinaggio: perde cifre notevoli che suo marito (lord Lovelace, sposato nel 1835) deve pagare ai creditori, e passa da un amante all’altro. Per non farsi mancare niente fa anche uso di oppiacei per combattere il mal di testa (dice lei).  

Un profilo decisamente inusuale per la società vittoriana del tempo. 

Nel 1852 a soli trentasette anni Ada Lovelace muore di cancro all’utero aggravato, come spesso succedeva all’epoca, dalle cure propinatele a base di salassi. 

Per suo esplicito volere venne sepolta a Hucknall accanto al padre Lord Byron che di fatto non aveva mai conosciuto. 

RICONOSCIMENTI POSTUMI 

Nel 1979 il Dipartimento della Difesa americano ha rilasciato un linguaggio di programmazione per unificare i propri sistemi di nome Ada in onore di Ada Lovelace.  

Inoltre Ada compare nel bellissimo romanzo cyberpunk La Macchina della realtà di Bruce Sterling e William Gibson, nel quale si immagina che il motore di Babbage venga effettivamente costruito in piena era vittoriana, con tutte le conseguenze che ne possono derivare. 


Ringraziamo per il contributo PAOLO RICCARDO FELICIOLI