La Giornata mondiale della gentilezza si celebra oggi, 13 novembre, e ogni anno dal 2000 in avanti in Italia. Nata nel 1998 sulla spinta del “World Kindness Movement”, una coalizione di organizzazioni non governative e festeggiata in molti Paesi.

Di gentilezza abbiamo un estremo bisogno, anche se spesso sembra passata di moda, perché la gentilezza è indispensabile per la vita di qualsiasi comunità.

Già secondo Cicerone “restituire una gentilezza” era un dovere indispensabile, e certo non era uno sprovveduto.

Cosa intendiamo per gentilezza?

Non parliamo semplicemente di buona educazione, di osservare regole sociali condivise, di essere cortesi. Questa è un’ottima base per la convivenza, ma non basta.

Essere gentili significa “essere una brava persona” a tutto tondo: quindi essere sì cortesi, ma anche accoglienti, generosi, altruisti, fare del bene agli altri e contemporaneamente a sé stessi.

Tanti buoni motivi per cui vale la pena di essere gentili

Ce ne sono tantissimi, a noi vengono in mente innanzitutto questi:

  • La gentilezza è una dote contagiosa.
  • La gentilezza fa bene alla salute.
  • La gentilezza smonta l’aggressività, quindi serve a dirimere liti e situazioni spiacevoli.
  • La gentilezza ci rende più forti e vincenti
  • La gentilezza facilita i rapporti sociali.
  • La gentilezza migliora le prestazioni sul lavoro.

 

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