Il Report della Corporate Education Community di POLIMI Graduate School of Management, presentato a Milano presso il Campus Navigli lo scorso 16 novembre 2023, contiene i risultati di un lavoro di ricerca annuale che contribuiscono a delineare meglio sia il ruolo della formazione sia il contributo delle nuove tecnologie. 

CEC è nata nel 2021 con l’obiettivo di analizzare i trend e identificare le prospettive future della Corporate Education. Questo terzo Report di ricerca mira a fornire evidenze sulle tendenze in atto e a proseguire l’attività di monitoraggio dell’introduzione dell’innovazione nella formazione. 

Il ruolo del report è mettere in luce la rilevanza strategica della formazione aziendale, processo trasversale che genera innovazione. 

E ciò che emerge è che la formazione corporate sta finalmente assumendo un ruolo strategico, perché si è diffusa la consapevolezza che la crescita delle persone contribuisce direttamente alla crescita organica dell’azienda. 

FORMAZIONE E RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVI STRATEGICI 

Il 54% delle aziende partecipanti ritiene che la formazione rivesta un ruolo cruciale.  

Gli obiettivi principali della formazione sono nella maggior parte dei casi l’aggiornamento delle competenze e la promozione della crescita personale, con un focus crescente sul reskilling e sulla gestione dei cambiamenti culturali.  

Per quanto riguarda le tematiche di formazione, emergono come aspetti rilevanti soprattutto il potenziamento delle competenze personali, considerato molto importante dal 30% delle aziende, e la digital transformation, 27%.  

Il 40% del budget medio alla formazione viene destinato al Digital Learning, tuttora in crescita tendenziale, sebbene si registri un ritorno graduale anche verso l’apprendimento in presenza dopo l’accelerazione al digitale indotta dalla pandemia. 

I risultati della ricerca mettono in evidenza come la formazione corporate stia attraversando una trasformazione profonda per rispondere alle esigenze di un mondo del lavoro e di nuove tecnologie in continua evoluzione.  

Alcuni aspetti che stanno emergendo: 

  • la necessità di fornire formazione in modo sempre più rapido e contestualizzato (microlearning e pillole formative), 
  • un approccio equilibrato che combina i vantaggi dell’apprendimento digitale con l’importanza dell’interazione in presenza (approcci esperienziali e interattivi), 
  • la personalizzazione dei percorsi formativi.  
NDICATORI DI EFFICACIA E RITORNO DELL’INVESTIMENTO IN FORMAZIONE AZIENDALE 

Dai risultati presentati emerge che una percentuale significativa di aziende programma valutazioni ex-ante durante la progettazione dei percorsi formativi, e questo è fondamentale per definire gli obiettivi di apprendimento e gli indicatori di monitoraggio.  

Fra gli indicatori, il più ampiamente usato è ancora il gradimento (75%), seguito dalla valutazione delle competenze acquisite (52%) e dall’applicazione pratica delle conoscenze sul lavoro (48%).  

Nel contesto delle piattaforme di formazione online, il monitoraggio di indicatori quali le ore di formazione, la frequenza e la performance è già la normalità, ma un interesse crescente per la tracciabilità dell’apprendimento si riscontra a livello generale. 

La valutazione monetaria (ROI) rappresenta ancora una vera rarità: solo l’1% delle aziende interpellate applica questa analisi in modo sistematico. 

IL NODO DELLA MULTIGENERAZIONALITÁ 

L’importanza della gestione delle dinamiche intergenerazionali viene riconosciuta a livello teorico dalla maggior parte dei manager, ma uno zoccolo duro del 38% mostra ancora una consapevolezza assai limitata in questo senso.  

Per quanto riguarda i percorsi formativi, il 36% pensa che la propria azienda tenga sufficientemente conto delle diverse esigenze di apprendimento.  

Complessivamente, ci sono opportunità per migliorare le strategie e i programmi formativi con lo scopo di creare un ambiente di lavoro inclusivo per tutte le generazioni e l’allineamento di tutti al Purpose organizzativo.