C’è forse un po’ di eccessiva enfasi nelle parole pronunciate da Behrend in occasione del conferimento a Tesla della medaglia Edison nel 1917, ma non siamo così lontani dal vero come potrebbe sembrare ad un giudizio superficiale.

Tesla, infatti, ha depositato oltre 280 brevetti che riguardano le applicazioni delle conoscenze sull’elettromagnetismo (e non solo) a vari campi dell’attività umana, per esempio:

  • distribuzione della corrente alternata,
  • uso della corrente alternata con motori dedicati,
  • trasmissione radio,
  • raggi x,
  • robotica,
  • candela elettrica per i motori a scoppio.

Nato nel 1856 in Croazia (allora impero Absburgico) da una famiglia serba, Tesla conduce studi universitari disordinati in diverse città dell’impero, e comincia a manifestare problemi psichici che andranno via via peggiorando nel corso degli anni. Ciò comunque non gli impedisce di parlare correntemente nove lingue (croato, serbo, ceco, inglese, francese, italiano, tedesco, ungherese e latino).

L’ESPERIENZA IN EDISON

Dopo un breve soggiorno a Parigi come impiegato della Edison e durante il quale comincia a pensare per la prima volta al motore a induzione, nel 1884 si trasferisce negli Stati Uniti sempre lavorando per Edison.

Qui, dopo un breve periodo iniziale, Edison in persona si rese conto delle enormi potenzialità del giovane Tesla e gli promise 50.000 dollari se avesse riprogettato il generatore a corrente continua eliminandone alcuni problemi.

Dopo un anno di lavoro Tesla riuscì nell’impresa, ma Edison non mantenne la sua parola.

Inoltre Tesla era convinto che il futuro fosse la corrente alternata mentre Edison le era ferocemente ostile.

Quindi Tesla lasciò la Edison (e tutte le sue invenzioni e brevetti) e si ritrovò a fare l’operaio per sbarcare il lunario.

IL PERIODO WESTINGHOUSE

Nel 1887 finisce di progettare e brevetta il primo motore asincrono a induzione che permette l’utilizzazione della corrente alternata, e comincia a lavorare con Westinghouse ai sistemi di distribuzione di potenza in corrente alternata che hanno, tra gli altri, il vantaggio rispetto alla corrente continua di avere dispersioni e costi molto minori.

Nel 1893 nel corso dell’Esposizione universale di Chicago nel padiglione dedicato all’elettricità e alle sue applicazioni Tesla e Westinghouse hanno modo di dimostrare praticamente i vantaggi della corrente alternata, illuminando il padiglione stesso utilizzando la corrente alternata per accendere delle lampade luminescenti (anche queste un’invenzione di Tesla).

Sono gli anni in cui infuria la “guerra delle correnti” tra Tesla e Westinghouse da un lato e Edison dall’altro, guerra che li portò quasi alla bancarotta, e in seguito alla quale Tesla sciolse Westinghouse dai suoi impegni, lasciandogli decine di brevetti.

IL LABORATORIO DI COLORADO SPRINGS

Pochi anni dopo Tesla deposita il brevetto della radio e si stabilisce a Colorado Springs dove installa un laboratorio per condurre le sue ricerche sulle alte frequenze e sulla trasmissione di potenza senza fili.

Nel frattempo ha modo di brevettare la candela elettrica per i motori a scoppio e a costruire dei modelli di nave telecomandati con segnali radio che propone all’esercito americano.

IL RITORNO A NEW YORK

Nel 1900 è costretto a smantellare il laboratorio di Colorado Springs e a vendere tutto il vendibile per pagare i debiti e fa ritorno a New York, dove prenderà alloggio al Waldorf Astoria e poi al New Yorker Hotel.

Nel corso di questi anni inventa diversi congegni e deposita svariati brevetti tra i quali la turbina senza pale, ma soprattutto è preso dalla battaglia per il brevetto della radio contro Guglielmo Marconi.

LA FOLLIA

Negli ultimi anni della sua vita si aggravano tutti i mali che aveva evidenziato fin da ragazzo: sindrome di Asperger e disturbo ossessivo compulsivo, e tutte le sue manie diventano più evidenti: ossessione per il numero tre, insonnia, allucinazioni, insofferenza assoluta per le persone grasse, amore folle per i piccioni.

Sono gli anni che lo portano ad abbracciare l’eugenetica, a diventare vegetariano e a cercare di comunicare con gli alieni, a cercare viaggiare nel tempo e a fotografare il pensiero. Si scaglia anche contro la teoria della relatività di Einstein che considera pura metafisica.

Muore al New Yorker Hotel solo e nullatenente nel 1943, e ciò che non stupisce dato il suo totale disinteresse per il denaro.

Nonostante da anni fosse ormai considerato un matto dalla comunità scientifica, al suo funerale prendono parte più di duemila persone, tra le quali diversi premi Nobel.

Famosa fotografia scattata nel New Jersey il 23 aprile 1921, durante l’apertura di una nuova stazione radio transatlantica.

Nikola Tesla è il sesto da sinistra. Il quinto è Albert Einstein.


Ringraziamo per il contributo PAOLO RICCARDO FELICIOLI