
L’obbligo di utilizzare corsi di tipo tradizionale – soprattutto per quanto riguarda i temi tipici della formazione sulla sicurezza sul lavoro – è un tema spinoso che necessiterebbe finalmente di una soluzione univoca.
Se per una grande azienda, con molti dipendenti coinvolti e produzioni ad alto rischio, l’obbligo di erogazione della formazione in aula è nella maggior parte dei casi una necessità che ha un senso logico, ci sono mille altri casi in cui questa scelta legislativa risulta un’imposizione insensata e penalizzante.
Solo per fare pochi esempi di casi particolarmente problematici:
- – in un’azienda sanitaria con complesse organizzazioni di turni nei reparti e la necessità di un presidio continuo in tutti i settori ospedalieri, spostare tutti i responsabili in un’aula nello stesso momento è un obbligo destabilizzante e pericoloso per il funzionamento della struttura;
- – all’interno di una piccola azienda che svolge essenzialmente attività di ufficio è assai costoso organizzare una giornata di aula per poche persone, visto che il costo del corso normalmente viene calcolato a giornata di aula;
- – un gruppo dislocato su molte sedi del territorio sarà costretto a organizzare aule in tutte le sedi oppure a gestire una logistica di trasferte complessa e costosa.
E’ ovvio quindi che costringere i responsabili e addetti dei servizi di prevenzione e protezione (RSPP) a frequentare quasi tutti i corsi obbligatori nei vari ambiti dellla sicurezza soltanto in aula, in molti casi porta necessariamente a un atteggiamento molto negativo nei confronti di una tematica come la sicurezza sul lavoro, che invece meriterebbe di ricevere un’attenzione e un coinvolgimento maggiori.
Per quanto l’Accordo Stato-Regioni del Luglio 2016 abbia sancito e fissato almeno i requisiti e le specifiche per lo svolgimento della formazione su salute e sicurezza in modalità e-learning, in realtà i corsi online che possono realmente essere erogati sono ancora pochissimi, e riguardano solo le parti più generali e normative e i loro aggiornamenti, mentre per quanto riguarda la formazione specifica la strada da percorrere è ancora molto lunga, e il ricorso alla modalità e-learning è consentito in pochissimi casi, anche per le aziende inserite nel rischio basso.
In alcune Regioni, nella fattispecie in Lombardia, sembra esserci un atteggiamento un po’ più aperto alle sperimentazioni e quindi all’utilizzo dell’e-learning, ma a livello nazionale la formazione in aula è ancora l’unica opzione possibile.
E’ ora che tutte le società che gravitano all’interno del mondo dell’e-learning si mobilitino, per richiedere a gran voce una legislazione più moderna e soprattutto più attenta alle esigenze delle aziende pubbliche e private italiane.
Ecco i corsi in modalità e-learning che assolvono gli obblighi di legge:
Completamente in e-learning:
E-learning e aula:
Silvia Pochettino
Consulente Direzione e Organizzazione Aziendale
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