Dopo oltre due mesi di Lockdown, è finalmente iniziata la graduale riapertura di tutte le attività, e la preoccupazione di tutte le aziende – piccole o grandi – è riuscire a elaborare e a rispettare un piano di riapertura che da un lato rispetti le indicazioni sul tema della salubrità degli ambienti e sulle regole di comportamento da adottare, dall’altro sia effettivamente realizzabile senza impattare negativamente sull’operatività.

Una bella sfida. Ma non si tratta solo di questo.

Il mondo del lavoro, come la vita di tutti i giorni, deve fare i conti anche con un nuovo modo di lavorare e di comunicare.

  • La diffusione forzata di una modalità di comunicazione a distanza è ormai entrata nelle abitudini di molti
  • L’esperimento dello Smart Working ha funzionato e – con le opportune regolamentazioni – piace sia ai lavoratori sia ai datori di lavoro
  • Queste nuove abitudini, unite alle regole di comportamento imposte, impongono nuove modalità di comunicazione fra le persone

Fino a pochi mesi fa, nel mondo del lavoro si utilizzava prevalentemente una comunicazione diretta e verbale, in cui la parola assumeva un ruolo fondamentale. Ora il forzato distanziamento sociale, unito all’uso obbligatorio della mascherina in moltissimi ambienti, amplifica l’importanza della comunicazione non verbale e del linguaggio del corpo:

  • gli occhi devono essere in grado di trasmettere espressioni e sensazioni
  • ove il senso del tatto non è più ammesso, la gestualità diventa uno strumento di comunicazione ancora più importante
  • tutto il corpo deve essere impegnato a trasmettere messaggi

In base a queste considerazioni, Piazza Copernico ha sviluppato il Progetto Ripartiamo Insieme.

Si tratta di un Webinar live di 2 ore, in Aula Virtuale, diretto da esperti di comunicazione e tecnica comportamentale, che Piazza Copernico offre alle aziende per la formazione dei propri dipendenti su queste nuove modalità di comunicazione.

Per informazioni:

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