e-learning

È l’epoca questa della IVarivoluzione industriale, dopo quella del carbone, quella del petrolio e dell’elettricità, e quella delle conoscenze della fisica subatomica e delle conoscenze generate straordinariamente e silenziosamente dalla rivoluzione elettronica. Come il post-moderno non possiede un’aggettivazione sufficientemente ricca per descrivere e nominare sé stesso, così l’epoca fa fatica a comprendersi e descriversi mentre la si vive.

La sfida da raccogliere, per la creazione continua di valore, è quella di una condivisione di fini e una scelta consensuale di metodologie, variabili nel tempo, tra la cultura aziendale, che nasce nella storia dell’impresa e nella soluzione dei problemi, molteplici, che si incontrano nel raggiungimento dei prodotti o servizi finali, e l’e-learning, che spesso nasce altrove, in sedi proprie nelle quali si studiano e si pongono in essere le migliori metodologie e tecniche della formazione didattica.

 

È all’interno della cultura aziendale che si innesta il processo di formazione.

Se noi aggiungessimo tout court il processo formativo come una giustapposizione esterna, dovuta a necessità di crescita, ad accordi sindacali, alla richiesta di leggi specifiche legate alla sicurezza aziendale, difficilmente potremmo pensare di fare molta strada.

ManagerialeCultura aziendale e e-learning, pur originandosi in luoghi diversi, devono raggiungere, perché si verifichino risultati efficaci e desiderati, la condizione propria del processo sistemico, nel quale si sviluppa una determinazione circolare mediante cui la cultura aziendale promuove e sostiene la formazione, nelle sue diverse forme, garantendo la crescita continua dei suoi membri, sia sul piano delle conoscenze metodologiche necessarie sia sul piano della loro dimensione interna (relazionale), e, viceversa, l’e-learning promuove e sostiene la cultura aziendale sollecitando la sua crescita e rinnovo continuo, come è necessario in un mondo, come quello post-moderno, dove la crescita è veloce, continua e necessaria.

Ogni impresa moderna è considerabile essa stessa un sistema e, come tale, le parti che la compongono dalla progettazione, alla produzione, al marketing lavorano non più come elementi separati ma in stretto contatto e comunicazione per un obiettivo comune, come richiedono, appunto, le parti di un sistema, che devono operare in una strettissima interazione reciproca.
Manca ancora, in molti casi, l’inserimento dell’e-learning all’interno dello stesso processo sistemico, dal momento che ancora manca, spesso, nel dialogo iniziale necessario, la dovuta comunicazione di condivisionedi metodi, conoscenze e obiettivi, che pure non è un elemento auspicabile, ma una necessità metodologica perché si produca il risultato migliore tra quelli possibili. L’introduzione dell’e-learning come l’acquisto di un prodotto esterno porta ad un effetto di bassa efficacia.

È all’interno di un vero connubio sistemico tra cultura d’impresa e e-learning che si crea il corretto sincronismo di energie necessario, dove nasce una continuità, già presente in parte e nata spontaneamente (e pertanto non misurata), di un e-learning senza e-learning che si trasmette in scambi di informazione continui tra le persone coinvolte e attive nel processo di crescita aziendale e condivisione di obiettivi e metodologie, in un processo illimitato di comunicazione, scambio e produzione di conoscenza, oltre e a fianco dell’e-learning propriamente detto che diviene per necessità parte indistinta e inseparata dalla cultura aziendale.

La trasmissione e comunicazione delle conoscenze e delle acquisizioni avviene quando i diversi team in azione operano sorretti da una cultura aziendale che sappia promuovere la ricerca e la crescita continua, mediante metodologie di condivisione sinergica, che, nello scambio reciproco di competenze e conoscenze, e nella elasticità dei ruoli, genera una forma di e-learning supplementare, dove la formazione non si isola esclusivamente in spazi di acquisizione individuale ma viene condivisa nella prassi quotidiana del lavoro.

L’antropologo culturale Clifford Geertz afferma: “Siamo tutti sospesi in reti di significato”, abbiamo bisogno di un contesto, anche e soprattutto nel nostro ambiente di lavoro dove trascorriamo una larga parte della nostra giornata e della nostra vita, in cui sia possibile definire con chiarezza non solo obiettivi e metodologie, ma anche un significato e un senso chiaro per noi stessi.

Quando cultura d’impresa e e-learning raggiungeranno pienamente la sinergia accennata, queste reti di significato prendono forma e rendono le attività di ognuno portatrici di crescita e sviluppo, dotandosi dei significati di cui si ha bisogno, oltre a quelli della produzione e del mercato.

L’industria 4.0 è l’epoca dell’ internet delle cose, nella quale dialogheremo con i nostri frigoriferi e le nostre scatole di medicine ci solleciteranno e controlleranno nella loro corretta utilizzazione, e le scarpe sapranno dirci quale percorso più breve e quanto più breve sia migliore di un altro, del Machine Learning (ML), dove le automobili sapranno guidarsi da sole, interpretando correttamente e meglio dell’uomo le numerosissime informazioni tracciate in un percorso stradale, e dell’intelligenza artificiale (AI) dove l’intelligenza di macchine si sostituirà presto a quello che una volta era necessariamente detto lavoro proprio dell’uomo. La sfida è enorme.

Una rivoluzione industriale, questa come le altre che l’hanno preceduta,determina una forte espulsione dal mondo del lavoro, ma apre anche nuove prospettive che portano a nuovi mestieri di livello cognitivo superiore.

La raffinatezza dello sviluppo tecnologico è solo una delle sfide che deve raccogliere ogni impresa. La seconda sfida necessariamente correlata al cambiamento continuo dei nostri tempi, è che lo sviluppo è possibile attraverso un’adeguata crescita qualitativa e quantitativa dell’e-learning, il quale deve crescere non come elemento giustapposto all’impresa, e separato da essa, ma come parte interna ed essenziale della stessa cultura che viene prodotta nell’azione produttiva e sociale di ogni azienda generatrice di beni o servizi.